Serata GAV: "Architettura & Fantascienza"
Fantascienza: il progetto del nostro futuro. A giudicare dal curriculum e dall’abilità nel catturare magneticamente l’attenzione del pubblico, non si direbbe che l’ospite del sesto incontro organizzato dal Gruppo Giovani Architetti di Varese, abbia solo 32 anni. L’architetto Tommaso Delmastro, laureato in Architettura al Politecnico di Torino, è infatti socio fondatore dello Studio Undesign, ma anche docente del corso di comunicazione e visual design nel percorso didattico IFTS per Organizzatori di Eventi Culturali, finanziati da FSE e Regione Piemonte, con l'Università del Piemonte Orientale e la Facoltà di Scienze Politiche e, soprattuto curatore di un progetto che lui stesso descrive come “un viaggio iniziatico, dalla giovinezza alla maturità lavorativa”. Si tratta di “Afterville”, rassegna culturale ideata dall’architetto torinese e dal suo team di lavoro, realizzata in occasione XXIII Congresso Mondiale degli Architetti UIA Torino 2008. Una sorta di “sfida mediatica”, fatta di iniziative, concerti, incontri, ma anche segnaletica stradale, fermate metropolitane immaginarie e persino un film.
Il tutto dedicato al rapporto tra architettura, design e fantascienza e alla stretta relazione che intercorre tra architetto e regista cinematografico. “La fantascienza”, spiega Tommaso, “non è altro che il prossimo progetto per gli architetti che immaginano progetti che nel presente esistono solo nella loro fantasia e la storia non ancora raccontata e ambientata nel domani per i registi. La progettualità del futuro rimane il punto di contatto". Un futuro che, nel progetto “Afterville” riguarda da vicino una città, Torino, alla quale il team di Tommaso ha voluto conferire un immaginario mediatico di fantascienza.
Dal progetto alla realtà, AfterVille prende vita. Il tutto inizia ad ottobre con “Astronave spaziale Torino”, esposizione al MIAAO (Museo Internazionale delle arti applicate)di oggetti esemplari per lo più dimenticati, ma di notevole importanza; si continua a marzo con “From Metropolis to Afterville”, videoinstallazione e concerto dei Larsen alla Mole, per mostrare l’evoluzione della città in un secolo di cinema. Ad aprile è la volta di “AfterVille-The Movie”, lungometraggio -che durante la serata, abbiamo la fortuna di poter vedere- ambientato in una Torino del futuro con uno skyline completamente modificato a causa della presenza di enormi dischi alieni incastrati nel terreno, una miscela spettacolare di realtà e fantascienza, azione e sentimento che si è conquistata i diritti della Fox America!
Segue poi “AfterVille-The Reading”, approfondimenti con esperti di cinema, videoclip, architettura e “AfterVille-The Underground Exhibition”, mostra sulla linea 1 della metropolitana, basata sull’identificazione di dieci modelli di città ideali “edificate dai media attraverso lo sguardo della fantascienza, città che esistono solo come riflesso degli immaginari generati nell’ultimo secolo da architettura, cinema, design, pubblicità”.
Tommaso e i suoi colleghi hanno saputo, in pochi mesi, dar vita ad una nuova fantascienza, forse e paradossalmente più realistica, in cui sogni, immagini, realtà si fondono nel progetto futuro di una città che, nella versione "Afterville", non sarà costituita solo da edifici ed elementi di alta tecnologia, ma anche e soprattutto di persone che, per fortuna, sapranno ancora ridere, e amare.
Il tutto dedicato al rapporto tra architettura, design e fantascienza e alla stretta relazione che intercorre tra architetto e regista cinematografico. “La fantascienza”, spiega Tommaso, “non è altro che il prossimo progetto per gli architetti che immaginano progetti che nel presente esistono solo nella loro fantasia e la storia non ancora raccontata e ambientata nel domani per i registi. La progettualità del futuro rimane il punto di contatto". Un futuro che, nel progetto “Afterville” riguarda da vicino una città, Torino, alla quale il team di Tommaso ha voluto conferire un immaginario mediatico di fantascienza.
Dal progetto alla realtà, AfterVille prende vita. Il tutto inizia ad ottobre con “Astronave spaziale Torino”, esposizione al MIAAO (Museo Internazionale delle arti applicate)di oggetti esemplari per lo più dimenticati, ma di notevole importanza; si continua a marzo con “From Metropolis to Afterville”, videoinstallazione e concerto dei Larsen alla Mole, per mostrare l’evoluzione della città in un secolo di cinema. Ad aprile è la volta di “AfterVille-The Movie”, lungometraggio -che durante la serata, abbiamo la fortuna di poter vedere- ambientato in una Torino del futuro con uno skyline completamente modificato a causa della presenza di enormi dischi alieni incastrati nel terreno, una miscela spettacolare di realtà e fantascienza, azione e sentimento che si è conquistata i diritti della Fox America!
Segue poi “AfterVille-The Reading”, approfondimenti con esperti di cinema, videoclip, architettura e “AfterVille-The Underground Exhibition”, mostra sulla linea 1 della metropolitana, basata sull’identificazione di dieci modelli di città ideali “edificate dai media attraverso lo sguardo della fantascienza, città che esistono solo come riflesso degli immaginari generati nell’ultimo secolo da architettura, cinema, design, pubblicità”.
Tommaso e i suoi colleghi hanno saputo, in pochi mesi, dar vita ad una nuova fantascienza, forse e paradossalmente più realistica, in cui sogni, immagini, realtà si fondono nel progetto futuro di una città che, nella versione "Afterville", non sarà costituita solo da edifici ed elementi di alta tecnologia, ma anche e soprattutto di persone che, per fortuna, sapranno ancora ridere, e amare.
2 commenti:
Thank you for the work you have done into the article, this helps clear up some questions I had.
ma chi è che scrive questi meravigliosi articoli?!?!?!?!bravissimi!!!!!!
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