Cinema & Paesaggio: "Vacanze in Val Trebbia"
Il titolo del terzo appuntamento della rassegna Cinema & Paesaggio, “Itinerario lungo il paesaggio fluviale”, riassume perfettamente quello che il pubblico ha vissuto durante la serata di martedì 29 marzo: nel corso dell’incontro,organizzato dall’Ordine e da AIAPP Lombardia e presentato dall’Architetto Mario Allodi e dall’Architetto Giuliana Gatti, i presenti hanno realizzato un vero e proprio percorso visivo tra i concetti di acqua, fiume e viaggio, un itinerario che ha preso avvio da una citazione tratta dal Codice Trivulziano di Leonardo Da Vinci “L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quelle che viene. Così il tempo presente”, è continuato attraverso le parole di Guy de Maupassant “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per entrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno” e si è dilungato, grazie alle immagini mostrate dall’Arch Mario Allodi, lungo la pista ciclabile sulle rive del Danubio per poi continuare tra le acque cristalline delle cascate della Val Verzasca e attraversare, grazie al film di Marco Bellocchio “Vacanze in Val Trebbia” un paesaggio in cui il vero protagonista è il fiume. Nel film del 1980, infatti, il fiume è il fulcro della vita collettiva, è un luogo di vacanza, ma anche un ricettacolo di ricordi, sentimenti nostalgici, sogni: “Indubbiamente il film è imperniato sul tema del ricordo”, afferma nel suo commento l’Architetto Mario Allodi, “tuttavia proporla in questa rassegna invita ad percorso personale ritornando alle visite e alle passeggiate in luoghi facilmente raggiungibili e apprezzarli in una rinnovata modalità slow. Oggi, apparentemente, con la compressione dello spazio e del tempo dovuta alla facilità di spostamento ci si illude di poter andare dovunque e di associare l’evasione alla distanza. In un passato non così lontano i luoghi di vacanza erano molto più vari e accessibili e prospettavano una molteplicità di possibilità paesaggistiche e ambientali: da una raffinatezza della micro territorialità al dilagare del loisir globale”. Con il film di Marco Bellocchio si è concluso l’“Itinerario lungo il paesaggio fluviale”di martedì 29 marzo, ma lo spunto a riflettere sul tema del paesaggio rimane aperto, in attesa di vedere l’ultimo film della rassegna, “Koyaanisquatsi”(martedì 5 aprile)e ricordando, come affermò il poeta Federico Garcia Lorca, che “Chi cammina s’intorbida. L’acqua corrente non vede le stelle. Chi cammina dimentica. Chi si ferma sogna”.
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