GIANCARLO DE CARLO-10 GIUGNO 2010
La responsabilità al cittadino
Tre sono stati i video proiettati nella serata dedicata al terzo incontro del ciclo “Cinema & Architettura”, tre documentari per delineare al meglio una grande figura, una personalità complessa e poliedrica, quella dell’ingegnoso architetto Giancarlo De Carlo.
I relatori della serata, Monica Mazzolani e Antonio Troisi hanno deciso di affidarsi direttamente e completamente ai video perché, come ha affermato la stessa Monica Mazzolani, “raccontare De Carlo è molto complicato” e la cosa migliore è dar voce al grande architetto, direttamente. Difatti, costante, nei documentari, è la presenza di De Carlo che parla e spiega le vicissitudini che lo hanno accompagnato nella sua ricerca architettonica, attraverso il lungo excursus della sua carriera.
I relatori della serata, Monica Mazzolani e Antonio Troisi hanno deciso di affidarsi direttamente e completamente ai video perché, come ha affermato la stessa Monica Mazzolani, “raccontare De Carlo è molto complicato” e la cosa migliore è dar voce al grande architetto, direttamente. Difatti, costante, nei documentari, è la presenza di De Carlo che parla e spiega le vicissitudini che lo hanno accompagnato nella sua ricerca architettonica, attraverso il lungo excursus della sua carriera.
E così, nel primo video, in un’ intervista al Beaubourg, De Carlo racconta le sue origini, l’infanzia trascorsa a Genova, la giovinezza a Tunisi, il suo ritorno in Italia nel 1937 e la scelta di compiere un mestiere concreto in un periodo tragico, quello della Guerra. Nel video De Carlo prosegue con il resoconto degli anni Quaranta a cui risalgono i primi contatti con l’antifascismo milanese, l’iscrizione al Politecnico di Milano, la Marina Militare e, finita la guerra, l’adesione ai gruppi anarchici di Berneri e a Zaccaria e Woodcock, Read, Richards. Seguono i racconti sugli anni Cinquanta in cui De Carlo comincia la sua attività professionale e il lungo rapporto con Carlo Bo e la città di Urbino e si inserisce nel gruppo degli "amici di Bocca di Magra" (Vittorio Sereni, Giovanni Pintori, Giulio Einaudi, Marguerite Duras, Franco Fortini, Albe Steiner, Elio Vittorini che sta scrivendo "Le città del mondo", Italo Calvino che scriverà "Le città invisibili"). Il video prosegue con una carrellata di spiegazioni dell’Architetto relative alle sue grandi opere architettoniche realizzate ad Urbino, la facoltà di scienze dell’educazione (1968-76), la facoltà di Scienze economiche (1986-89), le residenze dell’Università.
Nel secondo video, l’attenzione di De Carlo si rivolge all’enunciazione della sua visione di architettura, legata all’amore profondo per questo mestiere, che lui stesso ritiene “un mestiere come un altro, ma che debba necessariamente corrispondere alle idee, ai bisogni delle persone che la utilizzano”. Si inserisce in quest’ottica l’importanza che De Carlo affida alla partecipazione dei cittadini nel processo di creazione delle architetture civili, come rivelano i progetti per la ristrutturazione della città di Terni, per cui De Carlo decise di coinvolgere direttamente gli operai e quelli per la realizzazione di abitazioni a Mazzorbo, per le quali vennero interpellati i pescatori, ascoltando le loro esigenze e i loro bisogni. Dopo aver illustrato numerosi altri progetti tra cui l’ospedale di Mirano, la facoltà di Lettere di Catania, il lungomare del Lido di Venezia, nel video De Carlo afferma che il ruolo dell’architetto é di "creare comunicazione tra la gente” e, nel far riferimento al progetto relativo alla ristrutturazione di un quartiere di Beirut, si appella alla necessità di guardare ad un’architettura multiforme, in vista di una società sempre più multietnica.
Nel secondo video, l’attenzione di De Carlo si rivolge all’enunciazione della sua visione di architettura, legata all’amore profondo per questo mestiere, che lui stesso ritiene “un mestiere come un altro, ma che debba necessariamente corrispondere alle idee, ai bisogni delle persone che la utilizzano”. Si inserisce in quest’ottica l’importanza che De Carlo affida alla partecipazione dei cittadini nel processo di creazione delle architetture civili, come rivelano i progetti per la ristrutturazione della città di Terni, per cui De Carlo decise di coinvolgere direttamente gli operai e quelli per la realizzazione di abitazioni a Mazzorbo, per le quali vennero interpellati i pescatori, ascoltando le loro esigenze e i loro bisogni. Dopo aver illustrato numerosi altri progetti tra cui l’ospedale di Mirano, la facoltà di Lettere di Catania, il lungomare del Lido di Venezia, nel video De Carlo afferma che il ruolo dell’architetto é di "creare comunicazione tra la gente” e, nel far riferimento al progetto relativo alla ristrutturazione di un quartiere di Beirut, si appella alla necessità di guardare ad un’architettura multiforme, in vista di una società sempre più multietnica.
Il terzo e ultimo video, un cortometraggio realizzato da De Carlo per la Triennale del 1954, affronta, con vena ironica e provocatoria, il tema della condizione dell’uomo nello spazio pubblico e dei problemi con cui quotidianamente si deve confrontare. Con questo video, De Carlo, volle lanciare una sorta di appello ai cittadini, invitandoli a muoversi per cambiare e migliorare la città.
Giancarlo De Carlo, guarda dunque all’architettura come ad una fatto sociale, in cui la responsabilità è certo dell’architetto, ma anche e soprattutto, del cittadino, posto al centro del dibattito architettonico. E sul dibattito architettonico De Carlo ripone grandi speranze: "l’architettura", afferma, "può creare aquiloni che siano punti di riferimento per creare immagini, idee e futuro”.
Un futuro più vivibile e a portata dei bisogni dell’uomo.
Giancarlo De Carlo, guarda dunque all’architettura come ad una fatto sociale, in cui la responsabilità è certo dell’architetto, ma anche e soprattutto, del cittadino, posto al centro del dibattito architettonico. E sul dibattito architettonico De Carlo ripone grandi speranze: "l’architettura", afferma, "può creare aquiloni che siano punti di riferimento per creare immagini, idee e futuro”.
Un futuro più vivibile e a portata dei bisogni dell’uomo.
Per vedere la versione integrale del video della serata, vai al seguente link: http://www.youtube.com/user/Ordinevarese
0 commenti:
Posta un commento