IL PAESAGGIO NEGLI OCCHI E NEGLI SCATTI FOTOGRAFICI
Una ricerca nella quale il fotografo ha individuato l’appropriazione come elemento chiave.
L’obiettivo: cambiare il paesaggio “da cartolina” in paesaggio che gli appartenesse e in cui potesse riconosersi. Da questi presupposti nascono le due pubblicazioni del fotografo svizzero: “Bunkers” e “ Dramworld”.
Nella prima pubblicazione sono appunto i

Il contrasto tra artificiale e naturale è uno dei temi forti che emergono in queste immagini, scattate con tecniche di presa diretta.

Una delle città al centro della sua attenzione è Bangkok. Considerata da Leo Fabrizio una sorta di paesaggio artificiale, Bangkok è un collage di elementi diversi e contradditori, un concreto simbolo della sovrapposizione di stili di vita e di architettura: nella capitale thailandese si incontrano autostrade accanto a vie di comunicazioni tradizionali come i canali, centri commerciali enormi vicino a piccole case e palafitte precarie, sovrastate da pannelli pubblicitari che mostrano immagini di case unifamiliari su modello americano, attuale sogno dei cittadini tailandesi.
Questa realtà multiforme è ben rappresentata

Sogno e realtà si sovrappongono e volte si confondono negli scatti di Leo Fabrizio, come nell’ immagine che il fotografo illustra ai presenti a fine serata: una grande piscina senza nessuna presenza umana ricorda che i thailandesi, per paura di abbronzarsi e quindi di essere scambiati per contadini, non frequentano di giorno questi spazi aperti e un aereo che sorvola la piscina, spiega il fotografo, sarà forse pieno di turisti convinti di andare in un luogo, ma che, in realtà, non sanno veramente dove stanno andando e da dove stanno arrivando. L’ennesima sovrapposizione tra sogno e realtà.
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