CENA DI NATALE A VILLA PANZA
Ad ospitare la consueta Cena degli auguri di Natale dell’Ordine Architetti di Varese, quest’anno, è stata una location particolare, una villa antica che è anche un rinomato luogo espositivo, uno spazio culturale in cui l’arte contemporanea dialoga perfettamente con lo stile architettonico risalente al XVIII secolo.
Villa Menafoglio Litta Panza è diventata, per una sera, teatro di scambi di auguri, premiazioni, riconoscimenti e di un particolare approfondimento artistico.
Ggli iscritti all’Ordine infatti, guidati da esperte guide, hanno potuto apprezzare la mostra dedicata a Robert Rauschenberg attualmente allestita nelle sale della Villa.
Tra assaggi culinari e artistici, la serata è così volata, raggiungendo il momento istituzionale con premiazioni e discorso del Presidente dell’Ordine Architetti di Varese, Laura Gianetti: con un velo di emozione, dovuta alla presenza di molti cari ospiti nonché colleghi, il Presidente ha dapprima ricordato il valore che Villa Panza rappresenta per la cittadinanza, descrivendola quale “luogo straordinario, con una centenaria stratificazione, dal Marchese Menafoglio sino all’indimenticato conte Giuseppe Panza, il grande collezionista, che ci ha lasciato alcune meraviglie, testimonianze di una vita dedicata al bello”. “Lo stesso bello", ha continuato il Presidente, "che l’Ordine Architetti di Varese ha cercato di offrire ai cittadini della Provincia di Varese con riflessioni sul tema della qualità dell’abitato e la valorizzazione del paesaggio cercando di riempire il vuoto culturale che alimenta la disattenzione riguardante i temi della qualità dell’abitare”. Il Presidente ha quindi citato alcune delle iniziative organizzate nel corso dell’anno dall’Ordine, come l’importante iniziativa, di stretta attualità, del progetto “Diploma 2010”: “Non è certo un caso che quest’anno l’Accademia di Mendrisio abbia puntato il suo potente microscopio sull’area varesina”, ha spiegato Laura Gianetti, “portando un centinaio di diplomandi a chiudere il proprio ciclo di studi e riversando il proprio sapere in progetti straordinari su aree strategiche per lo sviluppo della città”.
Il Presidente ha quindi rammentato l'impegno dell'Ordine nell' organizzazione delle iniziative, un impegno “eccentrico rispetto a quello istituzionale che ci richiederebbe esclusivamente di vigilare sull’albo, di vegliare sul corretto comportamento deontologico degli iscritti e di vidimare parcelle”. E questo perché, secondo Laura Gianetti,è necessario che “il professionista ‘architetto’ si debba aggiornare anche nella conoscenza. La situazione professionale è ancora critica ma soltanto la fermezza nel perseguire con dignità e autorevolezza il nostro lavoro potrà renderci credibili nel mercato”. E, riferendosi ad un articolo su un progetto low cost via web a costi indegni per chi deve svolgere la professione, il Presidente ha spiegato che tale problema “è anche legato alla nostra incapacità di renderci autorevoli di fronte al cliente , alla nostra incapacità di non sottostare alle richieste delle immobiliari ignoranti, alla nostra incapacità di essere forti nel proporre qualità e non mediocre edilizia”. Ma “il nostro Ordine”, ha aggiunto, “si batterà perché anche le amministrazioni richiedano progetti di qualità. Stiamo andando a dialogare con le amministrazioni nell’intento di far loro comprendere che una brutta architettura squalifica non solo chi la fa, non solo chi la richiede, ma anche chi la autorizza! La partecipazione questa sera di numerosi amministratori ed ospiti illustri sono la testimonianza dell’attenzione rivolta all’istituzione dell’Ordine e al suo lavoro svolto”.
Il discorso si è quindi concluso con i ringraziamenti ai consiglieri dell’Ordine (Matteo Sacchetti, Emanuele Brazzelli, Luca Bertagnon, Maria Chiara Bianchi, Riccardo Blumer, Claudio Castiglioni, Stefano Castiglioni, Ada Debernardi, Alberto D’Elia, Mattia Frasson, Ilaria Gorla, Carla Giulia Moretti, Giuseppe Speroni, Stefano Veronesi), alla commissione parcelle (Giuseppe Speranza, Ileana Moretti, Laura Anti, Carlo Budelli, Simone Paggiarin, Ivan Vetrice , Paolo Riva, Giorgio Spertini), ai quali sono seguiti la consegna dei timbri ai nuovi iscritti e la premiazione della Dottoressa Cristina Bertuletti Scotton, Sindaco di Gazzada Schianno, per aver lanciato l’unico Concorso di Architettura dell’anno della Provincia di Varese, degli Architetti Pierangelo Pavesi, Alberto Pensa, Renzo Bottinelli, Carlo Valentini per i quarant’anni di iscrizione all’Ordine e dell’Architetto Luca Molinari, a cui è andato l'ambito riconoscimento dell'albo d'onore, per aver curato il Padiglione Italia all’ultima Biennale di Architettura di Venezia, oltre che per aver ricoperto, nel corso della sua carriera, importanti ruoli: è stato curatore negli ultimi anni di diversi eventi legati al mondo dell'architettura e dell'arte contemporanea. Ricordiamo l'allestimento e la cura della mostra, in Triennale, Milano, "Santiago Calatrava.Work in Progress", di "Le forme del cibo" e "Stalker", ad Opos, Milano, l'allestimento, in Treinnale, di "Arte e fotografia dal 1960 ad oggi", la curatela di "Effetti Collaterali" e di "Medaglia d'oro per l'architettura italiana", la curatela della mostra "Antinapoli" (con C. Gambardella, F. Jodice, F. Ippolito e V. Trione, Napoli, 2005), "Disegni di architettura. Cinque storie italiane" (curatela con M. Martignoni, T. Canella, Fond. Portaluppi, Milano IX-XII.05, Bari, III-IV.06), "Lancia 100 anni. Italian design" (Milano, aprile 2005). E' stato responsabile scientifico del "Progetto Portaluppi" per conto dell'omonima Fondazione e dal 1995 è responsabile editoriale per il settore Design ed Architettura della casa editrice Skira. Dal 2001 al 2004 è coordinatore del settore architettura e urbanistica della Triennale di Milano nonché membro del suo comitato scientifico.Attualmente è coordinatore della Scuola di Design Naba, Milano.
E, a fine serata, un riconoscimento particolare è andato all’Architetto Riccardo Blumer la cui sedia è ora esposta al Moma di New York.
Villa Menafoglio Litta Panza è diventata, per una sera, teatro di scambi di auguri, premiazioni, riconoscimenti e di un particolare approfondimento artistico.
Ggli iscritti all’Ordine infatti, guidati da esperte guide, hanno potuto apprezzare la mostra dedicata a Robert Rauschenberg attualmente allestita nelle sale della Villa.
Tra assaggi culinari e artistici, la serata è così volata, raggiungendo il momento istituzionale con premiazioni e discorso del Presidente dell’Ordine Architetti di Varese, Laura Gianetti: con un velo di emozione, dovuta alla presenza di molti cari ospiti nonché colleghi, il Presidente ha dapprima ricordato il valore che Villa Panza rappresenta per la cittadinanza, descrivendola quale “luogo straordinario, con una centenaria stratificazione, dal Marchese Menafoglio sino all’indimenticato conte Giuseppe Panza, il grande collezionista, che ci ha lasciato alcune meraviglie, testimonianze di una vita dedicata al bello”. “Lo stesso bello", ha continuato il Presidente, "che l’Ordine Architetti di Varese ha cercato di offrire ai cittadini della Provincia di Varese con riflessioni sul tema della qualità dell’abitato e la valorizzazione del paesaggio cercando di riempire il vuoto culturale che alimenta la disattenzione riguardante i temi della qualità dell’abitare”. Il Presidente ha quindi citato alcune delle iniziative organizzate nel corso dell’anno dall’Ordine, come l’importante iniziativa, di stretta attualità, del progetto “Diploma 2010”: “Non è certo un caso che quest’anno l’Accademia di Mendrisio abbia puntato il suo potente microscopio sull’area varesina”, ha spiegato Laura Gianetti, “portando un centinaio di diplomandi a chiudere il proprio ciclo di studi e riversando il proprio sapere in progetti straordinari su aree strategiche per lo sviluppo della città”.
Il Presidente ha quindi rammentato l'impegno dell'Ordine nell' organizzazione delle iniziative, un impegno “eccentrico rispetto a quello istituzionale che ci richiederebbe esclusivamente di vigilare sull’albo, di vegliare sul corretto comportamento deontologico degli iscritti e di vidimare parcelle”. E questo perché, secondo Laura Gianetti,è necessario che “il professionista ‘architetto’ si debba aggiornare anche nella conoscenza. La situazione professionale è ancora critica ma soltanto la fermezza nel perseguire con dignità e autorevolezza il nostro lavoro potrà renderci credibili nel mercato”. E, riferendosi ad un articolo su un progetto low cost via web a costi indegni per chi deve svolgere la professione, il Presidente ha spiegato che tale problema “è anche legato alla nostra incapacità di renderci autorevoli di fronte al cliente , alla nostra incapacità di non sottostare alle richieste delle immobiliari ignoranti, alla nostra incapacità di essere forti nel proporre qualità e non mediocre edilizia”. Ma “il nostro Ordine”, ha aggiunto, “si batterà perché anche le amministrazioni richiedano progetti di qualità. Stiamo andando a dialogare con le amministrazioni nell’intento di far loro comprendere che una brutta architettura squalifica non solo chi la fa, non solo chi la richiede, ma anche chi la autorizza! La partecipazione questa sera di numerosi amministratori ed ospiti illustri sono la testimonianza dell’attenzione rivolta all’istituzione dell’Ordine e al suo lavoro svolto”.
Il discorso si è quindi concluso con i ringraziamenti ai consiglieri dell’Ordine (Matteo Sacchetti, Emanuele Brazzelli, Luca Bertagnon, Maria Chiara Bianchi, Riccardo Blumer, Claudio Castiglioni, Stefano Castiglioni, Ada Debernardi, Alberto D’Elia, Mattia Frasson, Ilaria Gorla, Carla Giulia Moretti, Giuseppe Speroni, Stefano Veronesi), alla commissione parcelle (Giuseppe Speranza, Ileana Moretti, Laura Anti, Carlo Budelli, Simone Paggiarin, Ivan Vetrice , Paolo Riva, Giorgio Spertini), ai quali sono seguiti la consegna dei timbri ai nuovi iscritti e la premiazione della Dottoressa Cristina Bertuletti Scotton, Sindaco di Gazzada Schianno, per aver lanciato l’unico Concorso di Architettura dell’anno della Provincia di Varese, degli Architetti Pierangelo Pavesi, Alberto Pensa, Renzo Bottinelli, Carlo Valentini per i quarant’anni di iscrizione all’Ordine e dell’Architetto Luca Molinari, a cui è andato l'ambito riconoscimento dell'albo d'onore, per aver curato il Padiglione Italia all’ultima Biennale di Architettura di Venezia, oltre che per aver ricoperto, nel corso della sua carriera, importanti ruoli: è stato curatore negli ultimi anni di diversi eventi legati al mondo dell'architettura e dell'arte contemporanea. Ricordiamo l'allestimento e la cura della mostra, in Triennale, Milano, "Santiago Calatrava.Work in Progress", di "Le forme del cibo" e "Stalker", ad Opos, Milano, l'allestimento, in Treinnale, di "Arte e fotografia dal 1960 ad oggi", la curatela di "Effetti Collaterali" e di "Medaglia d'oro per l'architettura italiana", la curatela della mostra "Antinapoli" (con C. Gambardella, F. Jodice, F. Ippolito e V. Trione, Napoli, 2005), "Disegni di architettura. Cinque storie italiane" (curatela con M. Martignoni, T. Canella, Fond. Portaluppi, Milano IX-XII.05, Bari, III-IV.06), "Lancia 100 anni. Italian design" (Milano, aprile 2005). E' stato responsabile scientifico del "Progetto Portaluppi" per conto dell'omonima Fondazione e dal 1995 è responsabile editoriale per il settore Design ed Architettura della casa editrice Skira. Dal 2001 al 2004 è coordinatore del settore architettura e urbanistica della Triennale di Milano nonché membro del suo comitato scientifico.Attualmente è coordinatore della Scuola di Design Naba, Milano.
E, a fine serata, un riconoscimento particolare è andato all’Architetto Riccardo Blumer la cui sedia è ora esposta al Moma di New York.
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http://www.youtube.com/user/Ordinevarese?feature=mhum