VALENTIN BEARTH “LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO”

Il Progetto “Diploma 2010” continua: mercoledì 14 aprile, a Villa Panza, a tenere la quinta conferenza del ciclo di incontri d'architettura è stato il Direttore dell’Accademia di Mendrisio, Valentin Bearth.
Questa volta, però, a differenza degli incontri passati, l’illustre relatore non ha preso in considerazione i progetti degli studenti dell’Accademia relativi alla città di Varese, ma ha affrontato un discorso più ampio, generale, basato sulla tematica relativa alla “costruzione dello spazio”.
La conferenza si è aperta con una veloce carrellata di immagini tratte dal repertorio della storia dell’arte e focalizzate sul rapporto tra uomo e montagna: nel passaggio dalla rappresentazione di una natura enorme e schiacciante, quale traspare dalle opere di fine Settecento, alla visione sublimata di Ferdinand Hodler, poi a quella romantica di Caspar David Friedrich, fino a giungere ad esiti estremi contemporanei come gli impacchettamenti paeasggistici di Christo, si osserva come l’uomo abbia progressivamente superato il “timor sacro” nei confronti della natura, per penetrare, lentamente, in essa e a volte provare a contenerla o, addirittura, a superarla.
Esempi di questo rapporto nuovo e contemporaneo con la montagna, teso a dialogare con essa e a volte, a sfidare la sua impenetrabilità, sono le grandi opere ingegneristiche costruite in paesaggi estremi, come i ponti sospesi e le dighe, “espressioni della sicurezza”, spiega Bearth, “in ambienti profondamente insicuri, che portano ad un cambiamento, anche violento, dello spazio”.
Anche i progetti realizzati da Valentin Bearth e da lui

E, come ultimo esempio di progetto realizzato dialogando con la natura, Bearth ha presentato la cantina vinicola Gantenbein: dall’ampliamento di

CURRICULUM VITAE
Nato a Tiefencastel (Canton Grigioni, Svizzera) nel 1957, Valentin Bearth vive e lavora a Coira.
Dopo essersi laureato in architettura al Politecnico Federale di Zurigo con il Prof. Dolf Schnebli nel 1983, Bearth inizia a collaborare con lo studio di Peter Zumthor.
Nel 1988 fonda con Andrea Deplazes lo studio Bearth & Deplazes che ha sede a Coira e a Zurigo, cui è associato dal 1995 anche Daniel Ladner. Inizia così un’intensa attività professionale in Svizzera, soprattutto nei Grigioni, e all’estero: lo studio realizza numerosi edifici residenziali, scolastici e di attrezzature pubbliche ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali, fra cui il Premio Neues Bauen in den Alpen (Sexten, 1992, 1996 e 1999), l’Auszeichnung guter Bauten in Graubünden (1994 e 2001), il Premio Beton 01 (Zurigo, 2001) e una menzione al Velux Award 2007. Nel 1999 lo studio risulta finalista al prestigioso Mies van der Rohe Award.

Dal 2000 insegna progettazione all’Accademia di architettura di Mendrisio.
Dal 2003 al 2005 è professore invitato alla Facoltà di architettura dell’Università di Sassari, sede di Alghero.
Da settembre 2007 è il Direttore dell’Accademia di architettura di Mendrisio.
Le numerose conferenze che tiene in Svizzera e all’estero affrontano spesso il rapporto che intercorre tra insegnamento, ricerca e pratica professionale.
Tra i progetti e le opere realizzate dallo studio Bearth & Deplazes ricordiamo: la scuola con sala polivalente a Alvaschein (1991); la scuola con sala polivalente a Tschlin (1993, progetto menzionato al Premio internazionale Architettura contemporanea alpina, Sexten 1996); gli appartamenti “In den Lachen” a Coira (1997); la scuola con sala polivalente a Vella (1997, anch’essa menzionata al Premio Architettura contemporanea alpina 1999, Premio Alcopor 2000, nonché progetto finalista al 6° Mies van der Rohe Award nel 1999); i laboratori di scienze naturali della scuola cantonale di Coira (1999); la scuola con sala polivalente a Zillis (1999); Casa Williman-Lötscher a Sevgein (1999); il Maiensäss Cania a Fanas (1999); la stazione di Disentis (2001); la Galleria municipale

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