venerdì 18 giugno 2010

"BUILDING THE GHERKIN"

Costruendo il grande Gherkin…
Tutti ormai lo chiamano “Gherkin”, “cetriolo” ed è uno dei grattacieli più alti d’Europa, una delle opere più impressionanti e anche più criticate degli ultimi dieci anni: il palazzo al 30 di St. Mary Axe, sede della Swiss Re, a Londra, è il protagonista del video proiettato giovedì 17 giugno all’Ordine Architetti di Varese per il ciclo di serate dedicate a “Cinema & Architettura”.
“Building the Gherkin”, il titolo del film, rende perfettamente il tema trattato nel video, ovvero il lungo processo di costruzione dell’imponente opera di Norman Foster, dalla sua ideazione alla completa realizzazione, con tutte i problemi e le vicissitudini che hanno accompagnato la sua edificazione.

Il film mette in luce anzitutto le feroci critiche sferrate al progetto di Foster, critiche rivolte alla forma dell’edificio, troppo allusiva e poco ortodossa, ma anche all’idea stessa di costruire un palazzo, troppo simile ad una bomba, sul precedente cantiere di costruzione della Baltic Exchange, gravemente danneggiato proprio da un attentato dell’IRA nel 1992.
A queste polemiche, si aggiunge quella sulla decisione di iniziare i lavori proprio un mese dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York.
Oltre alle numerose perplessità che hanno caratterizzato l’inizio dei lavori, nel documentario vengono anche evidenziati aspetti importanti, talvolta sottovalutati da chi non conosce da vicino gli step che riguardano l’edificazione di un edificio di tale portata: uno di questi è il rapporto tra gli architetti e il cliente -in questo caso la Swiss Re- giudicato, nella pellicola, come una sorta di “avvocato del diavolo”, che mette continuamente in discussione l’estetica e la forma del progetto con la sua funzionalità.
Risaltano poi, nel video, le problematiche che accompagnano l’evolversi della costruzione, il carico di stress dei responsabili del progetto, la bravura degli operai e di chi per mesi lavora senza sosta nel cantiere e, infine, l’enorme soddisfazione e l’emozione degli architetti, dei progettisti, dei committenti nel vedere realizzato un vero e proprio miracolo architettonico.

Il creatore dell'imponente grattacielo, Norman Foster, uno dei più grandi architetti della contemporaneità è, infatti, riuscito a lavorare sulla “compressione dello spazio e sulla sua dilatazione in verticale”, come ha spiegato nell’introduzione del film l’architetto Giorgio Goffi.
Grazie ad un sistema particolare di riciclo dell’aria, l’edificio consuma la metà di quello che consumerebbe un edificio della stessa grandezza.
Come afferma nel film lo stesso Foster, il grande Gherkin assume un ruolo fondamentale nella storia dell’architettura contemporanea, perché “ha preso parte al processo di rigenerazione della città di Londra”, nonostante tutte le critiche, nonostante tutto.


Per vedere la versione integrale del video, vai al seguente link:

http://www.youtube.com/user/Ordinevarese#

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